Naturale, artificiale, coltivato

30.04.2014 – 15.05.2014
L’ANTICO DIALOGO DELL’UOMO CON LA NATURA
Natuale, artificiale e coltivato - locandina

A cura di Associazione Euresis: Daniele Bassi, Alberto Dalli, Mario Gargantini, Cesare Longoni, Piero Morandini, Ignazio Perego, Elio Sindoni, Carlo Soave.
Comitato scientifico: Paolo Borghi, Leonor Peña Chocarro, Raffaele Carlo de Marinis, Osvaldo Failla, Thomas R DeGregori, Paul Gepts, Jonathan Gressel, Alexander Grobman, Drew L. Kershen, Alberto Peratoner Francesco Salamini, Antonio Saltini.

Alla fine dell’ultima glaciazione, tra 12000 e 9000 anni fa, avviene la più grande rivoluzione della storia della specie umana. In diverse regioni del pianeta – nella Mezzaluna fertile (Vicino Oriente), nelle valli dello Yangtze e del Fiume Giallo in Cina, in Mesoamerica (Messico centromeridionale) e sulle pendici delle Ande in Sudamerica, nell’Africa sub sahariana – piccoli gruppi di uomini fino ad allora cacciatori-raccoglitori nomadi, indipendentemente gli uni agli altri, inventano l’agricoltura. La mostra documenterà i primi passi e i successivi sviluppi di questa storia, mediante l’esposizione dal vivo delle specie selvatiche e delle varietà man mano coltivate dall’uomo, illustrando l’evoluzione – guidata dall’uomo – delle piante che hanno nutrito l’umanità lungo i millenni. Il Leitmotiv è mostrare gli interventi dell’uomo come testimonianza di una interazione virtuosa tra uomo e natura, esempio di quella “scienza artigiana” in cui l’uomo si pone in ascolto della realtà e la interpreta cercando di capirla veramente fino in fondo e di usarla per il bene comune. Un altro tema che verrà considerato è come rispondere alla sfida di nutrire una popolazione umana in rapida crescita. Occorre riscoprire su cosa fondare un corretto rapporto tra uomo-e-uomo e uomo-e-ambiente.

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